Veloce come il vento – regia di Matteo Rovere

Ero curioso di vedere questo film, me ne avevano parlato bene.
Allora premetto che Stefano Accorsi mi è sempre piaciuto come attore anche se personalmente ritengo che il meglio lo dia sempre nei ruoli del disadattato, in questo film nel quale interpreta il fratello tossico di una giovane ragazza è veramente molto bravo, mi ha ricordato molto una delle sue migliori interpretazioni, quella in Radiofreccia di Luciano Ligabue.
Il film è imperniato sulle gare automobilistiche anche se il vero concept è quello della famiglia.

Giulia è una giovane pilota, come pilota era il padre che la introduce nel mondo delle corse, inaspettatamente però quest’ultimo muore e lei si ritrova sola a dover accudire il fratello più piccolo.
Al funerale del padre ricompare Loris, il fratello tossico che non vede da oltre 10 anni e che pretenderà di godere dell’eredità lasciata dal padre, nulla più che la loro casa.
Giulia deve assolutamente vincere il campionato, in quanto proprio la casa è il risarcimento che dovrà pagare al produttore Minotti con cui il padre aveva fatto debiti.
Quando Loris scopre questo, si reinserisce nel mondo delle corse facendo da assistente alla sorella, Loris che tutti conoscono come “il ballerino” in quanto anch’egli stato un pilota con una guida spericolata.
Il campionato procede bene, la vita famigliare un pò meno, Minotti propone a Giulia vista la sua crescita come pilota di partecipare all’Italian Race, una gara clandestina rischiosissima garantendole in caso di vittoria di cancellare tutti i suoi debiti, lei rifiuta puntando alla vittoria del campionato.
Ancora una volta Loris si mette nei casini, lei arrivata in suo aiuto lo porta via ottenendo però una caduta in scooter che la farà finire in ospedale, saltando cosi l’ultima gara del campionato, perdendo la casa e perdendo il fratello minore che andrà in affidamento.
Loris si propone a Minotti di correre l’Italian Race con il suo vecchio Peugeot 205 turbo 16 alla condizione che in caso di vittoria lui ridia la casa alla sorella.
Loris vincerà la gara.
Il film si conclude con Giulia ed il fratellino che si recano in cimitero, li troveranno accampato Loris con la sua roulotte e in un lungo abbraccio cercheranno di ricomporre la famiglia sgretolata.

Personalmente mi aspettavo qualcosa in più sul finale.
Matilda De Angelis che interpreta Giulia mi è piaciuta molto nonostante sia uno dei suoi primi esordi cinematografici.
Il film secondo me è degno di nota, manca quel pizzico di sorpresa nel finale che lo renderebbe molto più appetibile.

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