…non siamo di certo animali da branco…

E’ inutile che ce la raccontiamo, non siamo di certo animali da branco.
Forse lo siamo stati, quando dovevamo cacciare e lottare per sopravvivere, quando solo facendo squadra si riusciva a mettere qualcosa sotto i denti.
Con l’avvento dell’era moderna invece possiamo dirlo con certezza, siamo animali costretti a vivere in branco ma che nella nostra natura preferiremo la solitudine, non intesa come persona singola, ma intesa come gruppo ristretto di persone (famiglia).
L’evoluzione ci ha portati e non sopportarci, sono più le persone che detestiamo di quelle con cui andiamo d’accordo, tendenzialmente parliamo più di loro che di chi lo meriterebbe, per la maggiore non andiamo d’accordo con i nostri vicini, i condomini sono covi di guerrafondai che aspettano l’occasione che il tuo cane abbai una volta in più per fartelo presente, che sperano passino sulla radio la tua canzone preferita affinchè tu sia invogliato ad alzare il volume per poi fartelo presente, un buon vicino ti busserebbe alla porta, entrerebbe a casa tua, alzerebbe il volume ancor di più e si metterebbe a cantare con te.
Non vivo in condominio (anche se ci ho vissuto per anni)…ho però dei vicini tanto splendidi gli uni quando scassapalle gli altri…ma sono secoli che li ignoro.
Fa notizia sul giornale locale di stamattina il fatto che una famiglia abbia scelto di mollare tutto e da una piccola cittadina rilevare una piccola casera in montagna per vivere nella natura, in solitaria slegati dalla frenesia, quando dovrebbe fare notizia il fatto che una famiglia dalla montagna si trasferisce in città.
Anch’io mille volte fantastico sul fatto di “sganciarmi” un pò da questa società, avvicinarmi di più al mondo della montagna e ritrovare un pò di me/noi stesso/i, scrollandomi di dosso durante questo percorso tutte le cose che un pò mi schiacciano e mi opprimono, poi forse tutti questi discorsi sono solo la scusa o la via più semplice per non prendere mai la vita per le palle come si dovrebbe.

non so no so perché continuano
a costruire le case
e non lasciano l’erba, non lasciano l’erba
non lasciano l’erba
e non se andiamo avanti così
chissà come si farà
chissà chissà come si farà.

Celentano quando ha finito la sua “epoca” è diventato un pò un cazzone, ma è sempre stato un grande cantastorie, forse uno dei migliori.

 

6 pensieri riguardo “…non siamo di certo animali da branco…

  1. Ho letto solo alcuni tuoi post, ma tornerò. Per dire che mi pare tu sia molto giovane e quindi mi stupisce che parli di Celentano e del suo cambiamento: quello che denunciava all’epoca era in anticipo rispetto alla società e ha fatto prendere coscienza, poi non si è evoluto coi tempi e pur rimanendo una buona persona, a causa del grande successo si è sovrastimatoe a volte pensa di essere un oracolo, Ah, io non sono vecchio come Celentano ma i Guns li ho scoperti in tarda età come l’heavy-hard rock in generale… la musica non va mai giudicata solo al primo ascolto a meno che non si tratti del ballo del ququa. Scusa le divagazioni… Sta cosa che cominci con una cosa e finisci con un altra dev’essere contagiosa…

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    1. AhAhAh Papillon, piacere di leggerti.
      Mi godo la frase…”pare tu sia molto giovane”….me la godo perchè non vera in quanto sono al giro di boa e quindi merita gustarsela piano piano.
      Concordo con ciò che dici di Celentano, ci sono canzoni attualissime che ancora oggi aprono gli occhi….

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