I calli alle mani sono il metro della soddisfazione

Week end intenso, siamo ripartiti con i lavori di casa, visto il buon tempo e vista la voglia di concludere quelle cose rimaste un pò a metà.
Abbiamo passato sabato e domenica con due amici straordinari, pala e carriola.
Abbiamo scoperto di avere muscoli di cui ci eravamo dimenticati, le nostre schiene hanno iniziato a parlare (la mia nello specifico bestemmiava) e le mani hanno subito dei mutamenti che non ci ricordavamo fossero possibili.
Un pò i ragazzi che crescono, un pò il lavoro, un pò che avevamo bisogno di prendere fiato qualche situazione domestica si era un pò arenata, ma i tempi sono maturi  e siamo ripartiti.
Abbiamo sempre lottato per i nostri obiettivi, la casa fra questi, rinunciato ad un sacco di cose, sacrificato piaceri e desideri ma con la consapevolezza dell’appagamento che si prova la sera quando ti giri e vedi il risultato di ciò che hai fatto.
L’aria di primavera riossigena il cervello e la grinta torna a galla, tra una carriolata di terra e l’altra una mezza birra, tra una rastrellata ed una bagnata, un crostino, si lo so, quando il lavoro fisico potrebbe essere d’aiuto per dimagrire un pò uno non dovrebbe concedersi questi peccati di gola, ma è un piacere troppo grande, si sta troppo bene all’aria aperta per rinunciarvi.
Il Calicantus ha ancora qualche strascico di profumo…il prugno inizia a germogliare….il bosco alle nostre spalle sembra ancora dormiente, ad eccezione del turbinio di uccelli  che sembra essersi lanciato in un party anni ’80 dal casino che fanno, la piccola concentrata sulla realizzazione di un nuovo traforo del monte Bianco, il grande perso tra il pallone e qualche amico/a con cui si sta whatsappando.
A fine giornata siamo sfiniti, ed il giardino continua ad essere un casino, ma un casino diverso, un casino che sta prendendo una forma nuova, un casino comunque gratificante….

 

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