La notte mi ha sempre affascinato.
Purtroppo la stanchezza fisica prevarica in maniera aggressiva la mia voglia di stare sveglio nel buio ad ascoltare il silenzio o i piccoli rumori che caratterizzano la notte, facendomi crollare sempre troppo velocemente in un sonno cavernoso.
Ciò nonostante le ore notturne restano, oltre che tremendamente curiose, il simbolo di tutti coloro che travolti dalla frenesia vogliono costruire qualcosa di parallelo a ciò che già fanno durante il giorno.
La notte è per i sognatori, per quelli che hanno idee, quelli che lottano per qualcosa, quelli che sperano, che credono, che rivolgono i propri pensieri a progetti che forse non realizzeranno mai, ma il cui atto di dedicarci del tempo li tiene al guinzaglio impedendo che varchino il confine dell’utopia, la notte è per coloro che scelgono di dare una possibilità alla propria immaginazione, che credono nello sforzo del fare e nel dolce sapore del provarci.
Di notte c’è gente…
C’è gente che dorme, c’è gente che vorrebbe dormire e c’è gente, come me, che spera di non addormentarsi.
Solo chi impara a godere della notte s’accorge di quanto spietata sia in realtà la mattina.