Le tette delle suore

Che anche le suore abbiano le tette credo sia appurato.
Spero nessuno si scandalizzi se parliamo delle tette delle suore, sembrerà strano, inusuale, ma ve lo posso giurare, le hanno anche loro.
Se poi sei nel 1986, hai 11 anni e finita la scuola frequenti il Grest parrocchiale allora puoi capire tutto quello che stai per leggere.

“Facciamo cosi, domani mattina andiamo in posta, facciamo il versamento e come indirizzo di consegna mettiamo quello di casa tua, tanto i tuoi lavorano entrambi, noi siamo in vacanza, ce ne stiamo sulla porta finché arriva il postino e ritiriamo il pacchetto direttamente noi, chi vuoi che ci becchi?”

“Per me è un piano geniale, allora restiamo cosi, domattina ore 9 giù in strada, ognuno mette 2500 lire”

11 anni io, 12 Diego.
Quando restavamo a dormire a casa l’uno dell’altro gli accordi erano chiari, bisognava tenersi svegli a vicenda per arrivare alle 23, orario nel quale Umberto Smaila aveva il sacro potere di mettere in condizione di piacere tutti gli uomini d’Italia, indipendentemente dall’età.
Poi per i veterani come noi, c’erano le piccole emittenti private che trasmettevano gli spogliarelli, quasi mai integrali tranne il venerdì sera in cui era ospite la pornostar internazionale che invece restava come mamma l’aveva fatta.
Negli anni avrei capito che in realtà non erano pornostar di caratura mondiale ma molto probabilmente semplici donne della porta accanto disposte a farla vedere in tv per arrotondare o per fare un dispetto al marito.

Furono giorni d’attesa, giorni d’ansia e giorni di curiosità.
Non vedevamo l’ora che arrivasse il nostro pacco finché un giorno, il postino arrivò con una scatoletta anonima a mio nome.
Il piano aveva funzionato perfettamente, ordinato e ricevuto senza che nessuno sospettasse niente, unico inghippo la consegna era avvenuta un giorno che mia madre era a casa, quindi altro non abbiamo fatto che prendere la scatola in cartone e senza farci beccare l’abbiamo nascosta sotto al mio letto.

Nessuno lo diceva, nessuno ne parlava, ma l’ultima pagina del Monello era quella più interessante, cannocchiali che promettevano di guardare dentro le finestre delle vicine, microbinocoli che avrebbero consentito di guardare attraverso i buchi della serratura, articoli capaci di aprire le porte del paradiso ad adolescenti e preadolescenti con elevata concentrazione di testosterone.
Il pezzo comunque più ambito restava in assoluto l’occhiale a raggi X.

Tutti avrebbero pensato che utilizzarli per vedere attraverso il vestiti delle proprie amiche o delle ragazze in genere sarebbe stato il must, io invece, che su certe cose sono sempre stato un precursore, un visionario sapevo già che li avrei utilizzati per vedere le tette delle suore.

Ma dai, non facciamo finta di niente, diciamocelo, cosa vuoi vedere di una ragazzina di 11 anni? vuoi mettere invece guardare una bella suora? Oggi sarei portato a pensare che non lo facevo per vedere seriamente il seno delle sorelle, lo facevo perché vedere le tette di una donna era già tanto, ma vedere quello di donne votate alla castità e che non avrebbero mai fatto vedere il proprio corpo a nessun uomo era il must, era come aver trasgredito nel migliore dei modi, era come aver calato un poker d’assi dinnanzi al grande capo che tutto aveva inventato e guardarlo con aria di sfida come a dire:

“Quindi adesso come la mettiamo? Ti è chiaro o no chi è il vero Boss qua?”

E’ inutile sprecare tante parole per descrivere la delusione che ricevetti quando scoprii che in realtà di raggi X avevano ben poco, che per quanto girassi per la canonica e l’oratorio, convinto di passare inosservato con questi occhialetti in cartone, il rammarico di aver preso una tale bidonata e di aver fatto fuori i miei pochi risparmi mi segnò sicuramente la preadolescenza, ed il fatto che a 43 anni sia qui a ricordalo ne è sicuramente la prova.

Rientrai a casa talmente affranto e talmente perplesso sulla falsità di questi prodotti che non feci nemmeno tempo ad entrare che mi ritrovai d’innanzi mia madre che con fare sereno mi chiese:

“Belle le tette delle suore?”

Oltre al danno, anche la beffa e la consapevolezza che non ero nemmeno capace a nascondere bene le cose nonostante fossi convinto che i miei nascondigli fossero a prova di FBI.

Gli anni sono passati, questi articoli non si trovano più in vendita, le tette delle suore il grande capo le ha svendute alle corporation che gestiscono i siti porno, e tutto quello che era fantasia, ingegno, illusione, chimera, inventiva si è trasformato in un semplice www.

Mpf, le suore non hanno più le tette di una volta.

 

9 pensieri riguardo “Le tette delle suore

  1. Grazie… Fantastico articolo e grazie per avermi svelato che cosa ci fosse esattamente nel pacco… Io mi ero convinta che il mio maestro li indossasse perché strizzava sempre gli occhi… Era fortemente miope ma io avevo convinto i miei compagni che li avesse comprati🤣

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